mercoledì 29 luglio 2015

Intervento A.D.U. dinanzi alla Corte Costituzionale

L'A.D.U., con il patrocinio dell'Avv. Andrea Florita, ha depositato due atti di intervento nel giudizio di legittimità delle leggi promosso dinanzi alla Corte Costituzionale con ordinanze n. 133 e n. 134 del 2015 dal Tribunale Ordinario di Roma - Sezione IV- Dott. Picozzi, in materia di liquidazione del difensore d'ufficio.
Più specificatamente oggetto del giudizio è:  Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, art. 116 - Costituzione, artt. 3, 97 e 111. Spese di giustizia- Liquidazione dell'onorario e delle spese al difensore d'ufficio - Previsione che l'onorario e le spese spettanti al difensore d'ufficio sono liquidati dal magistrato, con le modalità previste, quando il difensore dimostra di avere esperito inutilmente le procedure per il recupero dei crediti professionali - Ingiustificato trattamento di favore del difensore di ufficio di un imputato resosi irreperibile rispetto a tutti gli altri difensori di fronte a una situazione di insolvenza del proprio assistito - Violazione del principio di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione e del principio della ragionevole durata del processo.
Nei suoi atti di intervento l'A.D.U., spiegando le ragioni che legittimano l'intervento dell'Associazione stessa, chiede dichiararsi la manifesta inammissibiltà od infondatezza delle questioni proposte dal giudice rimettente.

lunedì 20 luglio 2015

Sulla introduzione del reato di tortura

Il 7 luglio la Commissione Giustizia del Senato, dove il testo era arrivato per approvazione definitiva, ha ulteriormente emendato il Disegno di Legge per l'introduzione degli articoli 613 bis e 613 ter c.p. relativi all'introduzione del reato di tortura. Se l'aula approvera' quanto proposto, Il DDL dovra' tornare alla Camera dei Deputati per nuova approvazione, con un conseguente - ulteriore - ritardo. 

Le modifiche apportate al testo licenziato dalla Camera il 9 aprile 2015 riguardano: 
- L'abbassamento della pena per la tortura effettuata da Pubblici Ufficiali e da Incaricati di Pubblico Servizio, che passa da 5-15 anni a 5-12 anni;
- La descrizione della condotta: le "violenze" previste dal testo originario dovranno essere "reiterate". Non saranno piu' punibili a titolo di tortura le condotte singole, anche se procuranti un grave trauma fisico o psichico verificabile.
- Il risultato della condotta: il grave trauma psichico dovra' essere "verificabile".


   - I respingimenti dei cittadini extracomunitari: il nuovo testo sostituisce al divieto di respingimento verso i paesi in cui l'allogeno potrebbe essere perseguitato (fattispecie ampia), il divieto di respingimento verso paesi in cui potrebbe essere sottoposto a tortura (fattispecie piu' circoscritta).


L'ADU  si associa alle organizzazioni umanitarie nella richiesta di una pronta approvazione del DDL e del ritorno al testo originario